L’Associazione Ortolino, nasce da un’iniziativa dell’Arch. Rossella Sinisi, già presidente della Sezione Roma dell’istituto Nazionale Bioarchitettura, che ha saputo intercettare la voglia di socialità del quartiere oltre che del desiderio di riappropriarsi del rapporto con la terra. A seguito di un progetto presentato, prima al Municipio e poi al Dipartimento Ambiente, dopo un primo incontro che ha visto la partecipazione di numerosissimi cittadini, nasce l’Associazione culturale “Ortolino” che firma la convenzione con il Comune di Roma con la quale le viene assegnata un’area di circa 8.000 mq. posizionata al centro di una zona dell’VIII Municipio densamente popolata, in via del Tintoretto. Nasce così uno dei più grandi orti Urbani di Roma. Al momento della consegna, si presentava abbandonata, ricoperta da vegetazione spontanea e fortemente degradata, in quanto sito di discarica di materiali edili dell’edificazione circostante, oltre che di rifiuti urbani. Dopo la consegna, l’Associazione  ha programmato ed attuato una serie di attività che hanno  comportato  il recupero  della  zona  attraverso  una  profonda  bonifica,  la  delimitazione e  suddivisione degli orti, la realizzazione delle aree comuni e la predisposizione di un impianto di irrigazione. Il tutto  è stato realizzato contando esclusivamente sulle capacità lavorative, la  buona volontà e l’impegno finanziario dei soci, senza alcun contributo esterno, utilizzando anche materiali di recupero,

L’Associazione Ortolino ha rapidamente coagulato intorno ai propri principi fondativi un consistente numero di cittadini, eterogenei per età ed estrazione sociale, ma tutti animati dal desiderio di riappropriarsi di un’area degradata in cui ritrovare, tramite il proprio lavoro, quei valori che la città ha sopito e sfilacciato. L’operare insieme in un ambiente naturale ha contribuito alla nascita di rapporti semplici e corretti basati sul rispetto e l’amicizia, inoltre ha consentito di ritrovare un corretto rapporto con la natura e le stagioni, ormai dimenticato, ottenendo anche la produzione di alimenti biologici destinati al consumo della propria famiglia. In pratica Ortolino può rappresentare quella “piazza” che è mancante nel nostro quartiere e che nei paesi di una volta era fondamentale punto di aggregazione e socializzazione.

Attualmente Ortolino è suddiviso in 127 orti di 50 mq ed  ogni appezzamento è coltivato da  una o più famiglie,  in maniera rigorosamente biologica. In pratica si può ipotizzare che ci sono circa 300 persone che si dedicano assiduamente alla coltivazione di ortaggi, mentre esiste un “indotto” molto più ampio  formato da famigliari ed amici che saltuariamente intervengono per contribuire alle attività ed a partecipare alla gioia della raccolta dei prodotti. L’ingresso ad Ortolino è libero, tutti coloro che desiderano fare una passeggiata nell’area condivisa  degli orti e, se vogliono, possono mettersi in lista per l’assegnazione di un’area coltivabile.

Una consistente area è stata dedicata all’Orto Didattico che ha lo scopo di avvicinare i bambini alla conoscenza e al piacere del coltivare la terra, per scoprire tempi e ritmi della natura e cogliere il forte legame che ci lega a ciò che mangiamo. La pratica dell’orto consente infatti di trasmettere alle nuove generazioni, attraverso il conoscere, sperimentare, utilizzare e “ riciclare”, il senso di interdipendenza uomo-natura, arrivando a sviluppare una vera e propria coscienza ecologica. Sono state coinvolte numerosi classi della scuola elementare Tre Fontane. I bambini sono venuti a seminare e a piantare ortaggi che poi hanno recuperato nel tempo.

Un’area comune posta all’ingresso principale, trasformata in un ricco giardino di alberi e fiori, consente la partecipazione di tutti alle attività sociali che vanno dalle cene conviviali, ai convegni, mostre, mercatini ed attività artistiche curate da docenti e personalità premiate in vari concorsi.